Scopri tutti i pro e i contro del lavoro agile.
(articolo scritto prima del 22 febbraio 2020 e ora di grande attualità)
Vi siete accorti che da casa si lavora di più?
Sembra strano ma è proprio così ed è forse per questo motivo che le aziende sono sempre più orientate a intraprendere la strada del lavoro agile. Nel 2017 lo smart working è diventata anche una forma lavorativa normata. Oggi, una necessità.
Con la Legge n. 81/2017, infatti, viene promosso “il lavoro agile quale modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa. La prestazione lavorativa viene eseguita, in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno senza una postazione fissa”.
Lavoro agile. Come è cresciuto nel tempo.
Da studi condotti dall’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, nato ufficialmente nel 2012 e che va a inserirsi in un contesto più ampio di ricerca volta a studiare gli scenari evolutivi del mondo del lavoro, gli smart workers nel 2018 erano 480000 con un aumento esponenziale nel settore della pubblica amministrazione, spronata dall’entrata in vigore della norma. Nel 2019, infatti, il 16% delle pubbliche amministrazioni ha avviato progetti di lavoro agile a fronte di un solo 5% nel 2017.
Influenzato invece solo per il 17% dalla normativa il settore del privato, già naturalmente avviato lungo il percorso di smart working, con un aumento in particolare per quanto riguarda le PMI che passano da un 8% di iniziative strutturate a un 12% e da un 16% di iniziative informali a un 18%.
Due buoni motivi per sceglierlo:
#flessibilità | #autonomia
Il lavoratore contento è quello che rende di più. I motivi principali per i quali il worker odierno è felice sono la flessibilità e l’autonomia, parametri tenuti in grande considerazione per la scelta di un posto di lavoro o per decidere di mantenerlo. E lo smart working, che significa molto altro che lavorare da casa, è un modello evolutivo che garantisce prima di tutto il soddisfacimento di questi due requisiti.

Il mio ufficio è il mondo
“Con lo smart working lavoratori più motivati e responsabili.”
I risultati di uno studio condotto dal Politecnico di Milano, al primo posto per la scelta del lavoro agile ci sta prima di tutto la riduzione dello stress dovuto ai continui e prolungati spostamenti in macchina, o con qualsiasi altro mezzo, per raggiungere il posto di lavoro. Con lo sviluppo delle tecnologie digitali, che permettono di svolgere il proprio lavoro ovunque – basta essere in possesso di un lab top e con una buona connessione internet a disposizione – sembra assurdo sprecare ore che potrebbero essere impiegate in maniera più produttiva.
Il secondo motivo, in ordine di percentuali, è il miglioramento della qualità della vita stabilendo un nuovo equilibrio tra vita privata e vita lavorativa. Il terzo motivo è legato al miglioramento dei risultati prodotti.
Attenzione alle distrazioni.
Di contro, lavorare in un ambiente diverso da quello dell’ufficio può creare isolamento rispetto alle dinamiche aziendali con conseguente difficoltà di pianificazione delle proprie attività, dovuta anche a un aumento delle probabilità di distrazione. Ma la percentuale di coloro che hanno stimato queste problematiche eventuali come aspetti negativi connesse allo smart working, rispetto a chi invece lo considera una soluzione lavorativa vincente, è molto bassa.
Ambiente di lavoro.
Da work place a smart place. Posto fisso addio.
Bello e iperconnesso.
Non è più il luogo chiuso e ben collocato in uno spazio fisico a determinare la location lavorativa. Come la realtà aumentata, anche l’ambiente si allarga in uno spazio liquido, indefinito, flessibile a differenti esigenze, che possa essere riconfigurato e adattato a seconda del numero delle persone e della tipologia di lavoro: per piccoli o grandi gruppi o per lavori da svolgersi singolarmente. Bello e iperconnesso, queste le caratteristiche del nuovo ambiente lavorativo, smart place.