Ma non chiedete qual è la migliore.

I sistemi di office automation piacciono ma, tra il dire e il fare, si insinua sempre un piccolo fattore di incertezza. “Funzionerà o sarà un altro tentativo smart che mi lascerà a piedi?” Spesso la paura di imbattersi in sistemi troppo difficili da usare o, ancora di più, inaffidabili, fa cambiare idea anche al tecnologico più convinto. Ma vediamo quali sono le proposte del mercato e le loro caratteristiche.

Ne parliamo con Claudio Crespi, Technical Manager Eelectron.

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Il mondo dell’automation si basa sostanzialmente su due tecnologie differenti. Banalizzando quelle wireless cioè “senza fili”e quelle che affidano la trasmissione dei dati a un cavo dedicato. Ognuna di queste tecnologie nasce per soddisfare determinate esigenze, diverse e legate a differenti destinazioni funzionali: residenziale, terziario, industria.

I sistemi domotici più diffusi sono i sistemi proprietari che occupano circa metà della fetta del mercato. Uno diverso dall’altro, hanno lo svantaggio che non possono interagire con altri sistemi. Ci sono poi i sistemi aperti che si basano su protocolli standard, come per esempio il Konnex, che permettono facili integrazioni, scalabilità e lasciano libero il cliente di scegliere tra più produttori senza vincolarsi a un unico fornitore.

“Non esiste una tecnologia che è superiore alle altre, esiste la tecnologia più appropriata a una determinata funzione.

Le tecnologie devono coesistere e integrarsi tra di loro.”

Parliamo di sistemi wireless e quindi wi-fi e Bluetooth. Spesso la maggior parte dell’utenza comune confonde queste due tecnologie. Quali sono le differenze?

Entrambi funzionano senza fili ma una rete wi -fi ha generalmente una potenza maggiore e la capacità di trasmettere una grande quantità di dati mentre la rete Bluetooth ha una potenza minore e trasmette una quantità inferiore di dati. La prima si adatta meglio al trasferimento di informazioni come file e navigazione in internet, l’altra assume la sua importanza nella trasmissione di comandi semplici e quindi è ideale per la gestione dell’automazione degli edifici.

Esiste poi il Bluetooh Low Energy.

Il Bluetooth Low Energy ha in comune con il Bluetooh, quello al quale siamo abituati da una decina d’anni a questa parte, solo il nome. Bluetooh Low Energy è una tecnologia nuova a basso consumo, da cui Low Energy, e che permette la costruzione di una rete di dispositivi che comunicano tra di loro, senza creare interferenze. I dispositivi hanno la possibilità di scegliere la frequenza vicina più libera per garantire una trasmissione di informazioni veloce e sicura. La potenza di trasmissione è bassa e la trasmissione avviene solo quando è necessario comunicare i dati e la durata è brevissima. Questi elementi contribuiscono a rendere minima la radiazione elettromagnetica nell’ambiente. Per questo motivo il Bluetooh Low Energy è una tecnologia che non inquina, o meglio ha un impatto ambientale in termini di onde elettromagnetiche molto basso. In un mondo sovraesposto alle radio frequenze non è una cosa da poco.

Dovendo consigliare una tecnologia rispetto a un’altra, quale consiglierebbe?

Qual è il mezzo di trasporto migliore per andare da un posto all’altro? Potrebbe essere l’automobile piuttosto che la bicicletta oppure a piedi o con i mezzi pubblici. Dipende dalla situazione e dalle esigenze che siamo chiamati a soddisfare. Ogni tecnologia ha le sue peculiarità ed è ideale per ottenere un certo tipo di risultato. Non esiste una tecnologia che è superiore alle altre, esiste la tecnologia più appropriata a un determinato tipo di funzione. Le tecnologie devono coesistere e integrarsi tra di loro.