Le potenzialità di un ufficio smart nell’era della pandemia. Ne parliamo con Dario Sala – Head of Business Development.

Quando secondo te può avere influito la pandemia allo sviluppo della tecnologia?

Lo sviluppo della tecnologia era già in atto, vuoi per una normale evoluzione delle cose, vuoi per un cambio generazionale al quale stiamo assistendo. Mi riferisco ai Millennials ma ora anche alla GenZ.

Ma sicuramente gli accadimenti hanno accelerato i processi tecnologici e oggi sempre di più ci troviamo in qualche modo costretti a sfruttare al massimo tutte le potenzialità offerte dalla tecnologia, sia a casa, per lo smart working, ma anche in ufficio.

Con lo sdoganamento dello smart working, come vedi il futuro dell’ufficio?

Gli uffici come luogo fisico continueranno a esserci. Impossibile pensare di svolgere il proprio lavoro completamente in remoto. Certo ci saranno nuove modalità di vivere gli spazi magari non con una presenza costante e continua di persone ma secondo nuovi sistemi di aggregazione temporanea e finalizzata allo svolgimento di determinate attività.

Quali sono le priorità attuali degli utilizzatori dell’ufficio?

Le priorità sono cambiate. C’è sicuramente la ricerca del confort ma che si trasla sempre più su un concetto allargato di wellness, sicurezza e salubrità. Inoltre una priorità è quella di essere supportati da tecnologie pratiche e affidabili che permettano una gestione intelligente del workplace che rientra ormai sempre di più in uno smart building. Per gestione intelligente intendo la possibilità di controllare vari aspetti volti al well being ma anche al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale.

Che caratteristiche deve avere una tecnologia intelligente e alla luce attuale quali sono le richieste che deve soddisfare?

In Italia e nel mercato West Europe abbiamo un mix tra nuove costruzioni e ristrutturazioni. Una tecnologia intelligente deve essere molto flessibile, facile da usare e adattarsi a varie situazioni anche in caso di turn over dei tenant e di nuove esigenze degli occupanti. Deve contribuire al confort e quindi permettere la gestione dell’illuminazione, degli accessi e della temperatura.  Nel periodo attuale diventa molto importante la funzionalità controllo accessi, tutto ciò che concerne il distanziamento sociale, tecnologie touchless e il miglioramento delle funzioni di controllo della climatizzazione ponderata sull’effettiva occupazione degli ambienti da parte delle persone. E ovviamente tutto ciò che è inerente la sanificazione e l’igienizzazione degli spazi. Come di solito accade in presenza di una crisi, terminato il periodo di massima allerta, alcuni cambiamenti saranno introdotti in maniera permanente altri saranno attivabili in caso di necessità.

In quale direzione sta evolvendo l’edificio intelligente a destinazione uffici?

Un grande impulso negli scorsi anni l’hanno avuto tutti quei sistemi che permettono la piena operatività dell’ufficio aumentando il confort interno e garantendo il risparmio energetico. Oggi c’è stato un ulteriore sviluppo della tecnologia che permette l’analisi dei milioni di dati relativi a un edificio raccolti attraverso una sensoristica sempre più spinta e finalizzata a capire perfettamente il funzionamento degli edifici, anticiparne scenari e intervenire in anticipo in caso di necessità.

Per esempio andando nella direzione human centric, uno sviluppo molto importante è legato al controllo della luce, allo studio del ciclo circadiano e della luce bianca dinamica ma anche tecnologie wireless e app  che permettono di dare agli utenti un’autonomia contactless per la gestione delle funzionalità interne all’ufficio, e creare una occupant mobile experience, ma anche funzioni di wayfinding e indoor position. In modo da visualizzare quali sono gli ambienti più occupati e quindi che necessitano di maggiore monitoraggio.