Questo è il primo di una serie di articoli volti a indagare il mondo dell’automation attraverso gli occhi dei suoi player, realtà specializzate nel proporre sistemi a clienti sempre più attenti a un settore in continuo sviluppo. Cosa si chiede a un sistema di automation, cosa vuole il cliente ma non solo, cosa richiede l’installatore a un sistema domotico? Perché i costi non fanno più paura? Le risposte a queste e altre domande nelle interviste agli specialist del settore.
Ne parliamo con Abramo Bertoni
Founder Bertoni Domotica e Sicurezza – www.bertoni.bg.it
Bertoni Domotica e Sicurezza è un’azienda italiana fondata nel 2005 con sede in provincia di Bergamo. Da più di 15 anni si occupa di impianti elettrici con un’attenzione particolare all’integrazione domotica rivolta sia al residenziale che al mondo office. Fornisce servizi di progettazione, programmazione e attività di system integrator oltre che all’installazione di sistemi e prodotti.
Chi è il vostro cliente tipo?
Ci rivolgiamo prevalentemente a titolari di aziende di medie e piccole dimensioni, che è il tessuto prevalente dell’area geografica nella quale ci troviamo a operare. Per quanto riguarda il settore residenziale il nostro cliente tipo è il proprietario di appartamenti, abitazioni singole o strutture ricettive specialmente B&B.
Quali sono le motivazioni principali che portano il vostro bacino di utenza ad avvicinarsi a un sistema di office automation?
Per nostra esperienza, molti nostri clienti hanno deciso di optare per sistemi domotici per un’esigenza funzionale. Un trend per gli uffici è realizzare open space e molto vetrati, l’ufficio chiuso è un po’ tramontato a favore di spazi aperti con ambienti per singoli uffici, o che garantiscono una maggiore privacy, schermati solo da pareti in vetro. E quindi ci si pone la domanda di dove poter inserire gli interruttori. La soluzione ottimale è ricorrere a impianti di automation office.
Altre due motivazioni spingono le persone a cercare sistemi di automazione: esigenza di risparmio energetico, che si traduce in risparmio economico, e desiderio di migliorare il confort ambiente e il benessere di chi lo abita. Penso per esempio a un sistema automatizzato legato all’illuminazione e alla comodità che ne deriva dal momento che la luce artificiale muta e si adatta automaticamente ai cambiamenti giornalieri senza che ci sia bisogno dell’intervento umano.
La gente non vuole una tecnologia complicata. Vuole sistemi facili da gestire.
Quando proponete un sistema di automazione, quali possono essere i motivi di indecisione da parte del cliente?
La principale motivazione è legata al costo maggiore rispetto a un impianto tradizionale. Lo scoglio viene comunque superato nel momento in cui si spiega al cliente quali sono le funzionalità aggiuntive di un sistema di automation. Per questo motivo non inviamo mai preventivi via email ma preferiamo che il cliente venga in showroom per potergli spiegare e motivare l’offerta. Diversamente il messaggio arriva deviato e rischia di non essere capito.
Quali sono le richieste del cliente a un impianto domotico?
Affidabilità del sistema in primis. Anche se queste tecnologie sono sul mercato da parecchi anni c’è ancora il timore che non funzionino. La seconda cosa è la facilità di utilizzo.
Parlando di sistemi per l’automazione dell’ufficio, il cliente teme di dovere investire troppo tempo per imparare a farli funzionare e gestirli.
Il cliente che si rivolge a voi ha chiaro che cosa chiedervi?
Spesso no e proprio per questo abbiamo creato due brochure, una per il mondo residenziale e l’altra per l’ufficio, nelle quali abbiamo diviso le varie offerte in livelli. Per esempio per l’ufficio la proposta base consiste in un sistema semplice on-off legato a un sensore di presenza. Un secondo livello che prevede anche un controllo della luce e un terzo livello che introduce la possibilità di variazione dell’intensità luminosa e il controllo dell’anidride carbonica di un ambiente con il ricambio automatico dell’aria. Questo è il nosro claim: Ci sono molti modi di spendere gli stessi soldi ma alcuni sono migliori di altri. E il nostro obiettivo è proprio questo, capire le esigenze del cliente e indirizzarlo alla scelta della soluzione più adatta a lui.
Cosa pretendono i professionisti di settore da un sistema di automation?
Anche noi vogliamo l’affidabilità, in modo da poter proporre ai nostri clienti soluzioni sicure.
Per questo motivo cerchiamo collaborazioni solo con aziende serie, strutturate con tecnici eccellenti e un ottimo servizio post vendita.
Il sistema di automazione basato su protocolli KNX è quello più utilizzato ma ora si aprono altri scenari grazie all’utilizzo del Bluetooth, sul quale si basa il sistema di automazione per uffici Otomo: economico e ancora più semplice da usare. Cosa ne pensi?
Sono sistemi recenti che ancora non ho avuto l’opportunità di provare. Ma presto lo farò testandolo nei miei uffici come spesso faccio con le novità prima di consigliarle ai miei clienti. È un sistema che mi interessa molto perché, oltre a essere economico e di facilissimo utilizzo, viene infatti gestito con un app su device, ha la possibilità di integrare e implementare sistemi KNX. E questo significa grande potenzialità e flessibilità d’uso.
Come vedi il futuro dell’automazione?
La tendenza attuale è quella di realizzare impianti comandati da assistenti vocali e che vengono utilizzati quasi come un gioco e non come sistemi smart. Se devo continuamente interagire con il sistema per dire cosa deve fare significa che non è un sistema intelligente.
La ricerca che stiamo portando avanti ha l’obiettivo, invece, di creare scenari completamente automatizzati che limitano le interazioni da parte dell’uomo. Questo è il vero sistema intelligente e a questo punto si possono aprire possibilità illimitate e questo è il mio obiettivo.