Ecco il secondo appuntamento con i player di settore. Protagonista Mimmo Marotta founder di Domenico Marotta srl, brillante realtà imprenditoriale di Bari guidata da una quotidiana passione per l’innovazione nel settore automation e domotica. Con un credo aristotelico: “Noi siamo ciò che facciamo ripetutamente, perciò l‘eccellenza non è un atto ma un’abitudine”.
Ne parliamo con Mimmo Marotta
Founder www.marottadomenico.it
Chi è il vostro cliente tipo?
Il nostro core business è quello legato al mondo del lavoro in particolare l’azienda di piccola e media dimensione, l’ultimo intervento nel mondo office era per esempio di 800 mq. Un altro target per noi fondamentale è quello delle ristrutturazioni nel residenziale, la villa o la casa con finiture medio alte, ristrutturate con uno studio importante delle necessità e degli obiettivi del cliente. Poca industria perché nella realtà nella quale operiamo non ce ne sono molte. La nostra struttura ci permette di seguire il processo installativo in tutte le sue sfaccettature, dalla progettazione all’installazione alla messa in servizio e integrazione di impianti tecnologici.
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Cosa chiede il cliente che si avvicina al mondo dell’automation?
Risparmio, benessere, facilità d’uso e fun. L’argomentazione più utilizzata grazie anche agli incentivi fiscali è quella del risparmio energetico. Il cliente richiede di risparmiare e noi rispondiamo tecnicamente a tale richiesta con una proposta di automazione degli impianti. Siamo noi che lo indirizziamo in tal senso.
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Quindi i clienti non sono formati?
Generalmente no. O meglio non conoscono le vere funzionalità e attitudini di un impianto domotico. Se la richiesta viene direttamente dal cliente è perché la soluzione è stata vista da qualche amico oppure sui media, un esempio lampante è quello degli assistenti vocali. Comunque in genere questo tipo di richieste arrivano da una fascia di clientela benestante in quanto l’automation si è conquistata negli anni, a mio avviso erroneamente, la nomea di essere costosa.
Quali possono essere le problematiche di un sistema di automation?
Per esempio quello della stabilità. In realtà non è un problema legato all’impianto ma alla rete internet.
Quali sono le funzioni che vengono più richieste?
Sicuramente il controllo dell’illuminazione. Il cliente vuole risparmiare e associa il risparmio al controllo delle luci. In realtà poi facciamo ai nostri clienti attività di formazione spiegando che il risparmio vero si ha gestendo e integrando altri impianti più energivori come il riscaldamento e condizionamento.
Sempre di più avanza il Bluetooth. Come vedete questa tecnologia?
Ottimo in condizioni come uffici, per esempio di nuova costruzione, e in tutte quelle situazioni in cui le condizioni lo permettono, quindi con tavolati interni di dimensioni diciamo normali, sia cartongesso che muratura. È un sistema più economico rispetto al KNX, si evitano i cablaggi e si realizza in tempi minori. Può però avere dei limiti in determinati contesti. Nel nostro territorio per esempio ci sono moltissimi edifici in pietra, trulli e masserie, con muri molto spessi, dove è difficile che il Bluetooh possa funzionare ed essere stabile.
Quali sono gli ostacoli da superare con il cliente indeciso?
Il costo è la più grossa paura del cliente. Ogni giorno dimostriamo ai nostri clienti che il valore aggiunto all’impianto e il risparmio in diverse forme rende i sistemi di automation non più una cosa solo per pochi.
Da quanto tempo si è diffusa l’automation?
Il primo showroom l’ho aperto nel 2006. Il secondo nel 2012 e mi dicevano che ero un pazzo. Dopo qualche grosso lavoro e qualche anno, grazie anche all’intervento pubblicitario delle grandi case madri, tutto è cambiato e c’è sempre più richiesta. Oggi stiamo progettando l’apertura del nostro terzo showroom, prevista per la fine del 2020.
Cosa chiedete voi, player di settore, a un sistema di automation?
Che funzioni, che sia facile da installare e costi poco. Questa è la richiesta dell’installatore medio. Noi ci facciamo un po’ meno problemi sulla facilità di installazione. Più è difficile e più ci divertiamo.